Biagio Rossetti, 1444-1516 Architettura e documenti

Presentazione a Ferrara del nuovo volume su Biagio Rossetti Giovedì 28 novembre, Palazzo Municipale, Sala dell’Arengo, ore 17.

FERRARA – Nell’ambito delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Biagio Rossetti, per mantenere viva la memoria di uno dei più importanti e rivoluzionari architetti del rinascimento italiano, nasce l’idea di realizzare un volume interamente dedicato alle sue opere.
Con il sostegno del Comitato tecnico-scientifico creato espressamente dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), il volume Biagio Rossetti, 1444-1516 Architettura e documenti a cura di Francesco Ceccarelli, Andrea Marchesi e Maria Teresa Sambin De Norcen, è stato pubblicato dalla Bononia University Press, casa editrice dell’Università di Bologna.

La presentazione del volume avverrà il 28 novembre alle 17 al Palazzo Ducale Estense di Ferrara nella sala dell’Arengo, in piazza Municipale 2.

Presenterà il volume il professor Richard Schofield, esperto di architettura rinascimentale, alla presenza di Daniele Ravenna, consigliere del Ministro per lo studio di iniziative sulla memoria storica del MiBACT, e dei curatori dell’opera: Francesco Ceccarelli, Andrea Marchesi e Maria Teresa Sambin De Norcen

Il volume

A partire da nuove e approfondite ricerche d’archivio si è potuta delineare una mappa dettagliata dell’operatività di Rossetti nell’arco di 47 anni di attività a Ferrara. Un quadro che offre nuovi spunti interpretativi a chiunque intenda proporre una lettura aggiornata delle principali architetture ferraresi dell’epoca. Un volume che vuole mettere a disposizione sia dei ricercatori, sia di un più ampio pubblico di lettori specialisti uno strumento rigoroso e aggiornato per avvicinarsi alla figura di Biagio Rossetti. La nuova cronologia rossettiana consente di approfondire il quadro delle sue esperienze professionali e di estendere il raggio dei suoi interventi sul territorio permettendo di includere nuove località appenniniche e di pianura al catalogo delle sue opere.
Viene delineata la personalità di un progettista anticonvenzionale, radicato nella tradizione padana, ma in grado di rinnovarla con una freschezza e un’inventiva peculiari.

I curatori

Francesco Ceccarelli insegna storia dell’architettura al Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna. Al suo attivo ha la cura scientifica di mostre e convegni internazionali di storia dell’architettura ed è autore di diverse monografie e numerosi articoli scientifici. È presidente del Comitato tecnico-scientifico per le celebrazioni dei 500 anni della morte di Biagio Rossetti.
Andrea Marchesi è ricercatore indipendente. Dopo gli studi universitari a Bologna e a Firenze, ha conseguito nel 2015 il titolo di dottore di ricerca in Storia delle Arti presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Indagato prevalentemente con lo strumento dell’indagine archivistica, il suo principale campo d’interesse è lo studio degli aspetti delle committenze artistiche, delle pratiche mecenatesche e delle strategie collezionistiche nelle corti italiane del Rinascimento, con particolare attenzione alle consuetudini dei principi d’Este nel XV e XVI secolo.
Maria Teresa Sambin De Norcen, laureata e addottorata presso l’Università Iuav di Venezia, è stata titolare di borse di studio presso numerose università italiane ed è ora ricercatore presso lo Iuav. È autrice di numerosi saggi e monografie di storia dell’arte e dell’architettura.

Con il contributo di Daniele Pascale Guidotti Magnani, professore a contratto del Dipartimento di Architettura di Bologna, che ha curato la sezione Biagio Ross etti (1444 – 1516): un profilo biografico.

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