Mercoledì 17 maggio 2023 ore 17, Biblioteca Ariostea, Via delle Scienze, 17 Ferrara. Presentazione del libro di Luciano Pigaiani: “Dal castello di Ficarolo alla costruzione della nuova cattedrale“. Introduce Luigi Contegiacomo, già Direttore dell’Archivio di Stato di Rovigo.
Nella Ferrara medievale diversi vescovi hanno avuto una valenza più o meno importante nella loro azione pastorale o politica e probabilmente il vescovo che ha lasciato l’impronta più grande in questo excursus plurisecolare è stato Landolfo, che ha retto l’episcopato nella Ferrara di inizio XII secolo. Non conosciamo quando sia nato, non sono rimasti suoi scritti, né abbiamo alcunché notizia di essi, per cui è stata analizzata esclusivamente la documentazione relativa a Ferrara nella quale fosse incluso il suo nome per ottenere la visione più completa possibile della figura di Landolfo cercando di comprendere e rendere palese il ruolo da lui svolto in questi atti in campo religioso, nelle relazioni politiche e come amministratore dei beni della sua Chiesa. Abile politico, Landolfo combatté per tutta la sua vita per conseguire l’autonomia politica e religiosa da Ravenna: getta le basi, sfrutta il momento storico favorevole, ottiene una prima volta l’autonomia; cambiano i rapporti, deve cedere, non senza una strenua resistenza, al dominio di Ravenna. Ma non demorde e quando si presenta ancora l’occasione sfrutta la congiuntura favorevole per stabilire un cordiale rapporto con il nuovo papa Innocenzo II e porre il problema dell’autonomia come determinante per Ferrara. Dopo la sua morte l’atto dell’elezione diretta da parte del papa del cardinale Grifo come successore di Landolfo a vescovo di Ferrara sancirà la definitiva conquista di questa autonomia da Ravenna costituendo la chiosa finale del suo lungo episcopato.
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